Aromi e liquori dell’Emilia: nocino, bargnolino e altri tesori locali

In Emilia, la produzione di liquori artigianali affonda le sue radici nella tradizione contadina. Ogni famiglia, fino a pochi decenni fa, aveva la propria ricetta segreta per distillare liquori a base di frutta selvatica, erbe aromatiche e spezie, raccolti nei campi o coltivati nell’orto. Questi elisir non erano solo bevande da fine pasto, ma anche rimedi naturali tramandati nel tempo, spesso associati a momenti rituali o religiosi, come la raccolta delle noci nella notte di San Giovanni.

Nocino: il liquore simbolo dell’Emilia

Il nocino è senza dubbio il liquore più iconico dell’Emilia. Ottenuto da noci verdi raccolte a fine giugno, macerate in alcool con zucchero, cannella, chiodi di garofano e scorza di limone, il nocino ha un gusto intenso, aromatico e leggermente amaro. Tradizionalmente prodotto in casa, è oggi anche realizzato da piccoli produttori artigianali e aziende agricole che ne custodiscono l’autenticità. È un perfetto digestivo, ma si presta anche come ingrediente per dolci o da abbinare al gelato.

Bargnolino: il liquore selvatico dell’Appennino

Meno noto ma molto amato localmente, il bargnolino è un liquore prodotto con le bacche del prugnolo selvatico (in dialetto “bargnôl”), tipiche delle zone collinari e montane. Le bacche vengono lasciate macerare in alcool con zucchero e spezie, e dopo qualche mese si ottiene un liquore dal colore rubino e dal sapore fruttato, a tratti tannico. Il bargnolino è un classico da fine pasto, servito freddo nei mesi estivi o a temperatura ambiente in inverno.

Altri liquori tradizionali emiliani da scoprire

Oltre a nocino e bargnolino, l’Emilia offre una ricca varietà di liquori locali, spesso legati a microterritori:

Liquore di alloro: prodotto casalingo dal profumo intenso e dalle proprietà digestive.

Liquore di erba Luigia (cedrina): fresco e profumato, viene spesso servito freddo.

Amaro alle erbe dell’Appennino: a base di infusi di genziana, china, menta e altre piante locali.

Liquore di sambuco: dolce e delicato, realizzato con i fiori o le bacche del sambuco nero.

Liquore di prugna o ciliegia: tipici della bassa modenese e reggiana, a partire da frutta a km 0.

Molti di questi prodotti sono frutto della sapienza femminile tramandata in famiglia, e oggi vengono rivalutati nei mercatini agricoli, nelle fiere di paese e nei ristoranti che propongono menù a km zero.

Dove assaggiare e acquistare i liquori artigianali emiliani

Per degustare questi tesori alcolici locali, è possibile visitare aziende agricole, distillerie artigianali e agriturismi sparsi tra le province di Parma, Reggio Emilia, Modena e Bologna. Alcune realtà organizzano anche laboratori di autoproduzione del nocino o del bargnolino, offrendo un’esperienza culturale oltre che gastronomica. Eventi come la Festa del Nocino a Modena o le sagre paesane dell’Appennino sono occasioni ideali per scoprire e acquistare prodotti autentici.