Erbazzone reggiano: un assaggio della tradizione

Quando si pensa alla cucina emiliana, uno degli abbinamenti più iconici e irresistibili è quello tra gnocco fritto e tigelle. Questi due piatti simbolo della tradizione contadina sono perfetti da gustare con salumi, formaggi e salse, e rappresentano la convivialità e il calore tipico delle tavole emiliane.
Scopriamo insieme la storia, le differenze e i segreti per prepararli e gustarli al meglio.

Le origini: un legame con la tradizione contadina

Sia lo gnocco fritto che le tigelle nascono come piatti poveri, preparati con pochi ingredienti semplici ma genuini.
Gnocco fritto: originario della provincia di Modena e Reggio Emilia, lo gnocco fritto (conosciuto in alcune zone come “crescentina” o “pinzino”) era un alimento pratico per i contadini, grazie alla semplicità degli ingredienti: farina, acqua, strutto e lievito. Tradizionalmente, veniva fritto nello strutto, conferendogli un sapore unico.
Tigelle: le tigelle, conosciute anche come “crescentine modenesi”, hanno radici nella zona appenninica di Modena. In origine, venivano cotte su dischi di terracotta chiamati “tigelle” (da cui il nome), che venivano riscaldati nel fuoco e utilizzati per cuocere l’impasto di farina, acqua e strutto.
Questi due alimenti erano perfetti per accompagnare i prodotti locali, come salumi e formaggi, trasformandosi in un pasto completo e sostanzioso.

Exè Restaurant: il nostro gnocco fritto con salumi e giardiniera

Da Exè Restaurant, lo gnocco fritto viene preparato seguendo la ricetta tradizionale, con un impasto fragrante e soffice fritto alla perfezione. Viene servito con una selezione di eccellenze di salumi del territorio, come Prosciutto di Parma, coppa piacentina e mortadella artigianale, accuratamente scelti per esaltare il sapore autentico dello gnocco.
A completare il piatto, una giardiniera fatta in casa, preparata con verdure fresche e croccanti, che aggiunge una nota di freschezza e acidità, bilanciando i sapori ricchi dei salumi e dello gnocco fritto. Un’esperienza gastronomica che celebra la tradizione emiliana con un tocco di qualità e cura nei dettagli.

Come gustare gnocco fritto e tigelle

Il vero piacere di gnocco fritto e tigelle è nella loro farcitura. Ecco alcune idee tradizionali:


Abbinamenti salati
Salumi: prosciutto di Parma, mortadella, salame di Felino, coppa.
Formaggi: squacquerone, gorgonzola, Parmigiano Reggiano stagionato.
Condimenti tipici: pesto modenese (a base di lardo, aglio e rosmarino), burro e acciughe.


Abbinamenti dolci
Confetture: marmellate di fichi, ciliegie o prugne.
Miele: perfetto con i formaggi stagionati.
Creme: nutella o crema di nocciole per una versione golosa.

Gnocco fritto e tigelle: una tradizione che vive

Gnocco fritto e tigelle non sono solo piatti, ma veri e propri simboli della convivialità emiliana. Le tavolate imbandite con queste specialità rappresentano un momento di festa e condivisione, dove il cibo diventa il protagonista assoluto.
In Emilia, è facile trovare ristoranti, trattorie e sagre dedicate a gnocco fritto e tigelle, dove ogni morso è un viaggio tra i sapori autentici di questa terra. Che siano serviti con i salumi della tradizione o reinterpretati con abbinamenti creativi, gnocco fritto e tigelle rimangono un must per chiunque voglia scoprire l’essenza della cucina emiliana.

Conclusione: un abbinamento irresistibile

L’accoppiata gnocco fritto e tigelle è il perfetto esempio di come la cucina emiliana riesca a conquistare con la semplicità e la genuinità dei suoi sapori. Prepararli o gustarli nelle osterie e nei ristoranti locali significa immergersi in una tradizione culinaria che valorizza il territorio e i suoi prodotti.
Grazie a interpretazioni come quelle proposte da Exè Restaurant, che uniscono tradizione e qualità, gnocco fritto e tigelle continuano a essere un simbolo dell’autenticità gastronomica emiliana. Non ti resta che provarli per vivere un’esperienza indimenticabile.