Gli espositori top della Ceramic Valley: eccellenze italiane tra innovazione e design
Nel cuore dell’Emilia-Romagna si estende uno dei distretti industriali più riconosciuti al mondo per la produzione di superfici ceramiche: la Ceramic Valley. Questa zona, che si sviluppa principalmente tra le province di Modena e Reggio Emilia, è un punto nevralgico per l’industria del gres porcellanato, delle piastrelle decorative e delle superfici tecniche ad alte prestazioni.
All’interno di questo ecosistema si distinguono aziende leader, veri e propri top player internazionali, che partecipano regolarmente alle più importanti fiere di settore e contribuiscono a definire standard di qualità, innovazione e sostenibilità.
Vediamo chi sono i protagonisti assoluti di questa filiera e cosa propongono oggi nel mercato globale.

I grandi nomi che dominano il distretto ceramico emiliano
Tra le realtà industriali più influenti della Ceramic Valley troviamo gruppi storici e innovatori emergenti, accomunati da una forte vocazione all’eccellenza produttiva e alla continua evoluzione tecnologica.
Marazzi Group
Fondata negli anni Trenta a Sassuolo, Marazzi è uno dei marchi simbolo del Made in Italy nel mondo. Grazie a un’estetica curata e a investimenti in ricerca, ha saputo conquistare architetti e interior designer. I suoi prodotti spaziano dal gres effetto legno ai rivestimenti tridimensionali, con un focus sempre crescente su tecnologie digitali e sostenibilità ambientale.
Florim
Con sede a Fiorano Modenese, Florim si distingue per l’uso di materiali innovativi e per la produzione di grandi lastre ceramiche, ideali per ambienti contract, facciate ventilate e arredamento. L’azienda è tra le prime ad aver ottenuto la certificazione B Corp, segno di un impegno concreto verso un modello di business responsabile e attento all’ambiente.
Atlas Concorde
Parte del gruppo Concorde, questo brand è sinonimo di qualità e raffinatezza. Le sue collezioni combinano ricerca stilistica, resistenza tecnica e una forte vocazione internazionale. Atlas Concorde è molto attiva anche nel settore delle superfici outdoor e nella proposta di piastrelle per il mondo dell’hospitality di fascia alta.
Panariagroup
Gruppo multinazionale con più marchi sotto la propria egida (tra cui Lea Ceramiche e Cotto d’Este), Panariagroup ha un forte orientamento alla sperimentazione di formati e finiture, collaborando con noti studi di architettura e design per offrire soluzioni ceramiche esclusive.
Ceramiche Piemme
Con una produzione tutta italiana, Piemme è apprezzata per la flessibilità e la capacità di personalizzare le proposte in base alle esigenze del cliente. Le sue linee combinano estetica e funzionalità, risultando ideali sia in ambito residenziale che commerciale.
Queste imprese, insieme a decine di altre realtà specializzate, danno vita a un comparto compatto e reattivo, in grado di rispondere tempestivamente alle richieste dei mercati globali.
Cosa propongono gli espositori: tra ricerca estetica e performance tecniche
I top espositori della Ceramic Valley non si limitano alla semplice produzione di piastrelle: lavorano su concept completi, integrando design, tecnologia e sostenibilità in ogni fase del processo.
Durante eventi internazionali come Cersaie e Tecnargilla, le aziende mettono in mostra prodotti che rappresentano il meglio dell’innovazione ceramica:
• Lastre ultrasottili e formati extra-large per ambienti contemporanei
• Superfici effetto marmo, cemento, legno e texture materiche
• Rivestimenti antibatterici e autopulenti, frutto di tecnologie brevettate
• Piastrelle con effetti tridimensionali e giochi di luce
• Sistemi per la posa a secco e soluzioni per l’edilizia sostenibile
Inoltre, la presenza sempre più forte di prodotti green (realizzati con materie prime riciclate e processi a basso impatto) conferma l’evoluzione del settore verso un’economia circolare.
Dove nasce l’eccellenza ceramica: geografia del distretto
La Ceramic Valley si sviluppa lungo un asse territoriale compatto, che consente una forte interconnessione tra imprese, centri di ricerca, fornitori e istituzioni.
Le aree principali sono:
• Sassuolo: il cuore pulsante del distretto, sede di molte delle grandi aziende e di centri di innovazione.
• Fiorano Modenese: polo strategico per l’ingegnerizzazione dei materiali e sede di numerosi showroom.
• Casalgrande: noto per la produzione tecnica e per la presenza del Creative Centre di GranitiFiandre.
• Scandiano, Maranello e Formigine: aree complementari che ospitano impianti produttivi, laboratori e start-up del settore.
Questa distribuzione geografica compatta favorisce sinergie logistiche e produttive, accrescendo la competitività del distretto su scala globale.

Un sistema fieristico e commerciale di respiro internazionale
Il calendario degli eventi legati alla ceramica vede due appuntamenti fondamentali:
• Cersaie (Bologna): la più importante fiera mondiale per la ceramica e l’arredo bagno, punto di riferimento per architetti, distributori e progettisti.
• Tecnargilla (Rimini): dedicata all’industria della produzione ceramica, con focus su impianti, smalti e tecnologie digitali.
In queste occasioni, i top espositori della Ceramic Valley si distinguono non solo per la qualità degli stand e delle collezioni presentate, ma anche per le anteprime tecnologiche che anticipano le tendenze dei prossimi anni.
Oltre alle fiere, molte aziende aprono le porte dei propri showroom aziendali e laboratori di ricerca, offrendo un’esperienza immersiva a buyer e professionisti.
Le sfide del futuro: digitalizzazione e sostenibilità
Il distretto ceramico emiliano sta affrontando con determinazione le trasformazioni imposte dal mercato e dal contesto globale.
Tra i driver principali:
• Transizione digitale: automazione degli impianti, intelligenza artificiale per il controllo qualità, realtà aumentata per la progettazione.
• Sostenibilità: riduzione delle emissioni, recupero degli scarti, uso efficiente dell’energia e dell’acqua.
• Personalizzazione: sistemi di stampa digitale evoluti permettono la produzione su misura per progetti contract, hospitality e residenziali di fascia alta.
Questi fattori stanno ridefinendo il ruolo degli espositori della Ceramic Valley, sempre più orientati a un modello di industria 4.0 consapevole.
la Ceramic Valley come modello di eccellenza globale
I principali espositori della Ceramic Valley rappresentano un punto di riferimento imprescindibile per chiunque operi nel mondo dell’architettura, del design e della produzione edilizia avanzata. La loro forza risiede nella combinazione tra radicamento territoriale, visione internazionale e capacità di innovare costantemente.
Visitare la Ceramic Valley, partecipare agli eventi fieristici o collaborare con le sue aziende significa entrare in contatto con un sistema unico al mondo, dove tradizione manifatturiera e ricerca avanzata convivono armoniosamente.
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FAQ – Espositori e Ceramic Valley
Cos’è la Ceramic Valley?
È il distretto industriale della ceramica che si estende tra Modena e Reggio Emilia, noto per la produzione di gres, piastrelle e superfici tecniche.
Chi sono i principali espositori della Ceramic Valley?
Marazzi, Florim, Atlas Concorde, Panariagroup e Ceramiche Piemme sono tra i brand di riferimento del distretto.
Dove si tengono le principali fiere del settore?
A Bologna (Cersaie) e Rimini (Tecnargilla), appuntamenti internazionali per aziende e professionisti del settore.
Le aziende della Ceramic Valley sono sostenibili?
Sì, molte puntano su energie rinnovabili, riciclo e certificazioni ambientali come B Corp.
È possibile visitare gli showroom o le aziende del distretto?
Sì, molte aziende offrono tour, eventi open day e visite su appuntamento, soprattutto in occasione delle fiere.