L’aceto Balsamico di Modena IGP: origini e abbinamenti

L’Aceto Balsamico di Modena IGP si distingue per l’aspetto limpido e brillante e per il profumo delicato, persistente, acido ma gradevole. Il colore è bruno, l’odore presenta note legnose. Il sapore è dolce ed equilibrato.

 

Ma come nasce questo prodotto tipico della tradizione emiliana?

Le origini dell’Aceto Balsamico di Modena IGP sono da ricercarsi già nel periodo degli antichi Romani, i primi che iniziarono a cuocere il mosto d’uva per poterlo conservare e usarlo come bevanda corroborante e per insaporire e addolcire le pietanze. Ma è soltanto nel 1747, nei registri di cantina dei duchi d’Este, che per la prima volta appare l’aggettivo “Balsamico”. Dal XIX secolo l’Aceto Balsamico di Modena comincia a essere apprezzato anche a livello internazionale e diventa protagonista delle più importanti manifestazioni espositive dell’epoca.

 

L’estrema versatilità di questo prodotto lo rende abbinabile a tante ricette della tradizione e innovative. Grazie al suo retrogusto fragrante ed alla sua acidità aromatica si sposa bene con verdure cotte e crude, ma anche con carne e pesce, dolci e gelati. Ottimo anche con i formaggi stagionati.

 

L’Aceto Balsamico di Modena IGP è frutto della tradizione e delle competenze che nel corso dei secoli hanno portato al perfezionamento della sua ricetta. L’invecchiamento in botti di legno pregiato inoltre contribuisce a determinare le particolari note aromatiche del prodotto.

 

Presso il nostro ristorante Exé Restaurant potrete assaggiare piatti tipici della tradizione, che rispecchiano lo stretto legame con il territorio e tanti anni di esperienza e affinamento delle ricette, in questi luoghi capaci di tramandare storie culinarie come nessun altro.